Storia e folklore

Sintesi storia di Silvano d’Orba

A protezione della Val d’Orba e dei suoi dintorni vi sono paesi quali: Molare, Cremolino, Cassinelle, Morbello, Rocca Grimalda (Rocca Val d’Orba), Silvano d’Orba, Lerma, Capriata, Basaluzzo: segnano l’inizio delle fortificazioni che, da Predona-­Sezzadio a Bosco Marengo fino a Pozzolo, si estendevano nella pianura a guardia delle vallate che scendono dalI’ Appennino e si concludono in Ovada, in Gavi, in Serravalle Scrivia e Cassano.

Questi luoghi, compresi nella investitura imperiale, che nomina I’Orba, dalla Marca del Monferrato passarono a quella sempre Aleramica dei dei Bosco.

Successivamente vi si sostituirono i Malaspina, con signoria su Ovada, sui borghi a
nord e ad occidente ed anche su alcuni dell’ Acquese.

I feudi a oriente di Ovada, dove e sito Silvano d’Orba, compresi tutti quelli della zona, furono acquisiti da Patrizi Genovesi, diventando sicuro rifugio quando, per l’alternarsi di vicende tra fazioni, dovevano fuggire dalla propria città o ne erano esiliati.

Proprio a questi feudatari e dovuta la trasformazione dei castelli in residenze signorili, e a pochi va il merito di averli conservati, alternandone in alcuni casi le caratteristiche medioevali.

A Silvano d’Orba, il feudo diviso con gli Zucca, di investitura Aleramiea, gli Adorno costruirono nel XV secolo, nella Villa Superiore, ai margini del borgo fortificato, una propria sede.

Il paese di Silvano d’Orba si presenta diviso in due distinti nuclei urbani, che sono:
la Villa Inferiore e la Villa Superiore.

Per quanto riguarda la Villa Inferiore, con i ruderi della rocca monferrina, essa fu
infeudata dagli Zucca, nei cui pressi si trovava il nucleo medioevale.

Probabilmente la prima chiesa di questo borgo era un edificio romanico, divenuto
poi asilo infantile e ora di proprietà privata.

Mentre l’ attuale Parrocchia e dedicata a San Sebastiano, rilevante poichè possiede al
suo interno pregevoli pale d’ altare.

Alla Villa Superiore si giunge per mezzo di una ripida rampa fiancheggiata da antiche case, alla cui estremità e posto il castello fatto edificare dalla famiglia degli Adorno nel XV secolo come luogo di difesa e residenza signorile in un secondo tempo, i quali avevano ricevuto in feudo parte del territorio di Silvano.

Furono sempre gli Adorno a riscattare successivamente dagli Zucca la Villa Inferiore.
Nei pressi del castello, in una meravigliosa posizione panoramica, vi è l’ Arcipretura col titolo di San Pietro; che dipendeva direttamente dagli Adorno, i quali la arricchirono di preziosi arredi.

A monte della Villa Inferiore e ubicata la chiesa di San Pancrazio, patrono del paese insieme a San Sebastiano e San Pietro.

Importanti i ritrovamenti di ruderi tardo-romani di una massiccia cittadella, che alcuni storici hanno identificato come “Rondinaria”, distrutta durante Ie guerre che avvennero tra iI Marchese del Monferrato e la città di Alessandria.

Anche a Silvano, come del resto in tutta la zona, la maggior fonte di reddito proviene dalla produzione vitivinicola .

Esisteva una cooperativa costituita da diverse aziende agricole per la vendita dei prodotti vitivinicoli, primo fra tutti il Dolcetto, vitigno di cui l’area e molto ricca.
Molto conosciute sono anche Ie grappe di Silvano, che alcune ditte presentano in vari tipi.

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